La contestazione disciplinare deve essere specifica
I giudici di Corte di Cassazione con sentenza n. 10154 del 21 aprile 2017 hanno ribadito che la contestazione dell’addebito per essere valida deve essere formulata in modo tale da fornire al lavoratore i dettagli necessari ed essenziali per individuare il fatto nel quale il datore di lavoro abbia ravvisato infrazioni disciplinari o comunque comportamenti in violazione dei doveri di cui agli artt. 2104 (diligenza) e 2105 (fedeltà) c.c. (cfr. pure Cass. n. 10662/2014, Cass. n. 7546/2006 e Cass. n. 4187/2002).