La cartella clinica è fondamentale e deve essere tenuta aggiornata dagli operatori sanitari e completa in ogni sua parte. L’incompletezza della cartella clinica o l’alterazione di un atto vero (art. 476 c.p.) possono essere considerati aggravanti della condotta colposa del medico. Si fa presente che è diritto di ogni paziente accedere a tutta la documentazione sanitaria relativa alla propria degenza.
Poi verrà svolta una perizia medico-legale.
Questa perizia serve per assicurarsi che il danno subito sia riconducibile alla condotta del medico. Il medico legale valuterà il danno biologico del paziente e metterà per iscritto le sue analisi all’interno della perizia medico-legale. Il medico espone quindi l’anamnesi, la cura mal condotta, i trattamenti e gli effetti che l’evento traumatico ha portato al paziente.
A chi si rivolge la richiesta di risarcimento per errore medico
La L. 24/2017 ha stabilito un preciso iter per le richieste di risarcimento da errore medico.
La richiesta risarcitoria va indirizzata alla struttura (pubblica o privata) che ha fornito le prestazioni sanitarie.
La struttura infatti, ai sensi degli artt. 1218 e 1228 c.c., risponde per responsabilità contrattuale. Per il paziente questo significa che deve solo dimostrare di essersi rivolto alla struttura e di aver subito un danno. Come sopra detto per dimostrare che il danno è derivato proprio da quelle terapie mediche (o intervento chirurgico) è necessaria la perizia medico-legale (anche di questa fase se ne occuperà Ameco).
Quando la struttura o il Professionista riceveranno la richiesta di danni apriranno il sinistro presso la Compagnia Assicuratrice che li copre per la responsabilità civile verso i terzi.
Per maggiori informazioni
Chiama lo 02.833941 oppure scrivi all’indirizzo email info@ameco.it.